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CLUB ANDARE IN GIRO

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10 MOTIVI PER VISITARE LODI

Pubblicato da Angelo Marcotti su 1 Gennaio 2022, 08:29am

Tags: #Lombardia

Architettura, bei paesaggi e gastronomia rendono questo territorio ricco di sfaccettature e con tante destinazioni tutte da scoprire. A partire da Piazza Vittoria.

Su di essa si affacciano palazzi storici che contribuiscono ad aumentarne il fascino e, nei giorni di martedì e giovedì, sul selciato si appostano le bancarelle del tradizionale mercato ambulante.

La ceramica è un’antica arte che trova in questa provincia un’eccellente espressione artistica. I Musei Civici (attualmente chiusi al pubblico) raccolgono ceramiche del XV secolo e, lungo le vie storiche, laboratori e artigiani perpetuano con sapienza la tradizione.

Se invece vuoi immergerti nella natura, dirigiti verso la campagna scegliendo il tuo mezzo di trasporto preferito: in bici, a cavallo o su due piedi? Unico nel suo genere è il Parco Ittico Paradiso. Offre spazi aperti e aree pic-nic, in un’oasi naturale con dei punti di osservazione subacquei che permettono di osservare la vita nel mondo sommerso.

Ricorda anche che non puoi visitare la Lombardia senza assaporare i prodotti culinari del posto. Il Grana Padano DOP è conosciuto in tutta Italia: premurati di assaggiare anche il Granone Lodigiano PAT, con l’inconfondibile presentazione a forma di petali di “Raspadüra”, sottilissime sfoglie che sentirai sciogliersi in bocca. Il Pannerone, invece, è un formaggio grasso a pasta molle che si accompagna bene alle mostarde e al miele. Come dolce, potrai provare la Tortionata, una torta friabile a base di mandorle e burro. Oppure gli amaretti di Sant’Angelo, prodotti di una ricetta che risale ad inizio Ottocento. Per ogni portata scoprirai un vino giusto da abbinare, e il miglior modo per conoscerli sarà percorrere la Strada del Vino San Colombano e dei Sapori Lodigiani.

Le sue chiese sono una diversa dall’altra

A Lodi ogni stile ha la sua chiesa. A catturare per primo l’attenzione è il Duomo di Lodi, con la facciata in cotto tipicamente romanica. Poco distante sorge un capolavoro del Rinascimento lombardo: il Tempio Civico della Beata Vergine Incoronata. Particolarissima anche la Chiesa di San Francesco, rimasta incompiuta, con le bifore aperte sul cielo. La Chiesa di San Filippo Neri, invece, colpisce con il suo stile Rococò. Nelle vicinanze del fiume Adda, invece, sorge quella di Santa Maria Maddalena, un ottimo esempio di costruzione barocca.

Da qui sono passati personaggi illustri

Primo fra tutti, Federico Barbarossa. Rifondò la città poco lontano dalle vestigia della vecchia Laus Pompeia. Si ricorda poi la poetessa Ada Negri, prima fra le donne a riuscire ad accedere alla Reale Accademia d’Italia. E Paolo Gorini, importante scienziato che diede il suo contributo allo sviluppo degli studi di anatomia. Ma non solo. A Lodi si tennero anche importanti avvenimenti storici, come la Pace di Lodi che pose fine al conflitto tra Venezia e Milano nel 1454. Ci fu anche una Battaglia di Lodi, durante la quale Napoleone sconfisse l’armata austriaca.

Si fa il giro della Piazza sotto i portici

Lodi non manca certo di fascino. Percorri tutto il perimetro quadrato di Piazza della Vittoria, camminando sotto i suoi portici: scoprirai il palazzo municipale, il palazzo Vistarini e il Duomo, e capirai di trovarti in un luogo speciale. D’altronde, la Piazza di Lodi è ritenuta tra le più belle d'Italia, una delle poche al mondo porticata su tutti e quattro i lati.

È meta “da scienziati"

A Lodi è presente un Museo di Scienze Naturali, sviluppato su una superficie di circa 300 mq. Quarzi e ametiste sono esposte nella sezione mineralogica e petrografica, le conchiglie di tutto il mondo nella sezione malacologica, gli uccelli e gli animali imbalsamati nei settori dedicati all’ornitologia e zoologia. Ci sono poi circa ottocento fossili che compongono la collezione paleontologica. Presso l'Ospedale Vecchio di Lodi potrai visitare la Collezione anatomica "Paolo Gorini", che raccoglie reperti anatomici dello studioso raccontando la sua storia e quella della ricerca medico-scientifica. 

Si gira in bicicletta

Le bellezze di Lodi e dintorni si scoprono a cavallo di due ruote. In sella alla bicicletta si possono intraprendere diversi itinerari cicloturistici. L'Anello Periurbano di Lodi ad esempio, un tracciato che si sviluppa sulle alzaie del Canale Muzza e attraversa l’area naturale del Belgiardino. Lungo la Muzza incrocerai un altro itinerario che da Lodi porta fino a Villa Borromeo a Cassano d’Adda. Un altro percorso facile, da fare in giornata, conduce alle porte dell’Abbazia a Cerreto. Non bisogna dimenticare poi che il lodigiano è una tappa della Via Francigena.

I formaggi sono una delizia

Avrai certamente provato il Grana Padano DOP tipico del lodigiano. Ma in quest’area si producono diversi ottimi formaggi: il Granone Lodigiano PAT è considerato il capostipite di tutti i grana; la Raspadüra, formaggio servito in sottili scaglie che si sciolgono al palato, e ancora il mascarpone e il Pannerone, un formaggio grasso a pasta molle che si accompagna bene alle mostarde e al miele.

Ma anche i dolci non sono da meno

Basti pensare alla Tortionata, detta anche “torta di Lodi”, a base di mandorle e burro, molto bassa e friabile. O agli amaretti di Sant’Angelo Lodigiano, prodotti in loco dall’inizio dell’Ottocento. C’è anche il Codogno, friabile e gustoso, da tuffare in un bicchiere di crema lodigiana o in un calice di malvasia dolce, a mo’ di cantuccio. Delle vere delizie.

Certo, non dimentichiamo il vino

Tipico del lodigiano è il San Colombano DOC, vino rosso prodotto con uva Croatina, Barbera e Uva rara, sia nella versione frizzante che ferma. Il Bianco, invece, viene dal sapiente uso di Chardonnay e Pinot Nero: brillante e profumato, è ideale per iniziare un pranzo. In più, nella versione con la menzione Vigna, si fa più morbido e strutturato, accompagnandosi a piatti di pesce di lago. Dovrai seguire la Strada del Vino San Colombano e dei Sapori Lodigiani per scoprire dove trovare le cantine.

La ceramica è arte

A testimoniarlo, un’apposita sezione al Museo Civico (attualmente chiuso al pubblico), che raccoglie ceramiche del XV-XVII prodotte nei laboratori lodigiani. In città, infatti, fiorirono grandi scuole di ceramica, come quella di Antonio Maria Coppellotti, con le sue maioliche settecentesche, i decori all'italiana e alla francese e il ricordo alla cineseria. Come la Fabbrica Rossetti, attiva dal 1729, con le maioliche dalle decorazioni policrome su sfondo bianco, e la Fabbrica Ferretti che si specializzò in ceramiche "Vecchia Lodi", con decori floreali. Fuori dal museo, tanti negozi e artigiani che perpetuano la tradizione.

Ci si diverte con i bambini

Dove? Stando all’aria aperta nel Parco Ittico Paradiso, un'oasi naturale con osservatori subacquei che permettono di sbirciare la vita sotto il pelo dell’acqua e spazi per il picnic. O all’Isola Carolina, un bel parco a due passi dal centro, attrezzato con aree giochi.

Fonte: in.lombardia.it


 

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