Anche Palermo a tavola con Montalbano - di Katia Salvini
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Anche a Palermo si può consumare questo rito, in un tour che vi condurrà a scoprire dall'oramai globalizzato arancino (in Gli arancini di Montalbano), al tinnirume, foglie delle zucchine lunghe usate per condire la pasta (in Il cane di terracotta), all'esoterica petrafennula, miele cotto aromatizzato con bucce d'arancia e di cedro, profumato alla cannella, addizionato di mandorle e mezzi confetti, infine steso sul marmo unto d'olio e tagliato a pezzi, rievocando sapori in via d'estinzione. E sono proprio i dolci l'emblema della cucina siciliana, specchio della storia e dell'anima dell'isola spaccata in due fra solare carnalità e ieratica sublimazione del palato, in cui sapori greci ed arabi (i susumeddi, i mostaccioli, i cuffiteddi) «s'ammiscugliano» - per dirla alla Catarella - a parole di manifesta radice straniera: il gatò di ricotta o di pistacchi, il cous cous dolce agrigentino, la cubaita di mandorle, sesamo e miele cotto (dall'arabo qubiat, mandorlato), ad echi di antiche invasioni (il salame turco, le teste di turco, la luna di Maometto) e di moderne dominazioni (i catalani), inzuccherandosi di barocca sensualità.
Per chi non si accontenta di leggere di tanta prelibatezza, ma vuole gustarla riscoprendo la città, ecco un itinerario inusuale e fuori dalle rotte battute, lasciandosi rapire dalla suggestione delle location (dalla spiaggia di Maria Vergine, la più antica della città, all'entroterra misterioso di Castelbuono, al calore di Borgo vechio), da visitare con disinibita curiosità declinando il motto «Montalbanosono» ad ogni boccone.
NOTIZIE UTILI
Monica, chef a domicilio
Per Montalbano si sa, il massimo dell'estasi gastronomica è aprire il frigorifero e trovare un piatto cucinato dalla fidata Adelina da gustare nell'intimità della sua tana, a Marinella (leggi Punta Secca). Per chi vuole riprodurre la stessa sensazione fra le mura della propria residenza a Palermo, Monica Cecere, chef a domicilio, si trasformerà per l'occasione in una perfetta Adelina cucinando per voi i piatti cari al commissario. Propone in particolare un dolce siciliano da lei rivisitato, una sorta di cous cous dolce che qualcuno potrebbe anche avventurarsi a preparare per conto suo. Con la benedizione di Montalbano. «È un dolce dedicato alla bellezza della mia città, Palermo - dice Monica -, un po’ complicato nella realizzazione ma non impossibile. Basta avere passione per la cucina e un pizzico di pazienza, conditi dal “piacere di dare piacere”». Per vedere la ricetta si possono visitare il blog http://www.scorzoneraecannella.blogspot.it/ o la pagina Fb https://www.facebook.com/pages/Scorzonera-Cannella/223904324317113?ref=hl). Oppure chiamare.... “Adelina”!
Fonte: www.gazzettadiparma.it
Fonte: www.gazzettadiparma.it
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