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Conoscere Parigi attraverso la letteratura

Pubblicato da oleg su 2 Luglio 2011, 15:17pm

Tags: #Francia

http://www.francia.be/images/stories/parigi_letterale.jpgParigi è considerata da sempre un inesauribile serbatoio letterario, luogo privilegiato in cui sono state ambientate grandi trame romanzesche, centro catalizzatore di appassionati di letteratura oltre che di grandi scrittori del passato e del presente, che in ogni tempo sono giunti a Parigi alla ricerca di ispirazione, tentando più o meno consciamente di trovare nuova linfa per le proprie poesie, per i racconti, per le novelle, per i romanzi.

Anche oggi gli aspiranti scrittori si recano a Parigi alla ricerca di stimoli, per respirare l'aria di eccezionale fervore che da sempre caratterizza la città, sedendo nei celebri café letterari, antichi ritrovi privilegiati di intellettuali e pensatori.

E' molto interessante visitare le abitazioni di intramontabili poeti e scrittori, ormai trasformate in veri e propri musei, o ripercorrere le stesse strade da loro attraversate.

A proposito delle grandi opere letterarie ambientate nella capitale francese è possibile fare riferimento ad alcuni casi particolarmente significativi: Les Trois Mousquetaires (I Tre moschettieri) di Alexandre Dumas, Les Misérables (I Miserabili) di Victor Hugo e ancora Georges Simenon.

Su tutti spicca poi Honoré de Balzac, celebre scrittore francese dell'Ottocento che servendosi di uno stile narrativo assolutamente attuale guida il lettore tra le vie e i luoghi della città nei quali si muovono i suoi personaggi e nei quali si svolgono gli intrighi delle famiglie parigine. Parigi non rappresenta per Balzac uno sfondo delle vicende narrate, ma è un elemento fondante e imprescindibile. Quella che lo scrittore ama e riproduce è la Parigi tra il 1830 e il 1840, quella Parigi che vive ancora nel ricordo del grande imperatore, delle guerre napoleoniche ed è popolata da uomini attivi e coraggiosi, che si sono distinti sul campo di battaglia e che quindi non possono tollerare l'inoperosità attuale. Il rapporto che Balzac intrattiene con Parigi è un rapporto intenso e passionale, che lo conduce a esaltarne la bellezza e la magnificenza, ma senza mai lasciar offuscare la sua capacità critica e di giudizio, e senza mai lasciare che il suo amore per Parigi gli impedisca di coglierne gli aspetti negativi e di mostrarli.

 

Anche Hemingway, noto scrittore americano, autore di testi indimenticabili come Addio alle armi, Fiesta, Per chi suona la campana, Di là dal fiume e tra gli alberi, e Il vecchio e il mare, abitò negli anni Venti in rue Descartes e amava sedere alla Closerie des Lilas, modesta brasserie dove lo scrittore trovava ispirazione e oggi raffinato ristorante. Hemingway era solito recarsi anche in un altro celebre locale, il Lipp, che rappresenta ancora oggi un'istituzione. A poca distanza dal Lipp troviamo rue Fürstenberg, dove pare di sprofondare in quella Parigi ottocentesca più volte narrata da Balzac: si tratta di una via quasi irreale, assimilabile a un set creato ad hoc per un film in costume, con il suo lampione a cinque sfere, il suo piccolo square e, su un lato, il Musée Delacroix, intitolato appunto a Eugène Delacroix, pittore geniale e figlio illegittimo del principe di Talleyrand. Lasciando il Quartiere latino, tanto caro a Hemingway, e inoltrandosi in Montmartre ci si ritrova nei luoghi tanto amati da Louis-Ferdinand e Marcel Aymé, a quest'ultimo in particolare è dedicata una statua in bronzo a grandezza naturale sita in rue Norvins. Aymé è peraltro autore di un racconto intitolato Avenue Junot, in cui descrive la Butte, il più alto monte di Parigi, protagonista di importanti avvenimenti storici: basti ricordare che durante i giorni della Rivoluzione il colle assunse il nome del capo rivoluzionario Jean-Paul Marat, ossia Mont Marat, e poi nel 1871 fu teatro del sanguinoso avvenimento riguardante la Comune di Parigi.

Sempre in merito agli scrittori francesi che con i loro indimenticabili testi contribuiscono ancora oggi a tener vivo il mito della Parigi letteraria, è necessario citare un luogo imprescindibile: si tratta del mercato dell'usato al Parc Brassens, alla fermata di métro Porte de Vanves. Non è azzardato definire questo mercato un autentico tempio della letteratura francese del primo Novecento, qui, infatti, è possibile trovare una grande varietà di titoli scelti e disposti con criterio. ( Fonte: http://www.francia.be)

Parigi

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