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CLUB ANDARE IN GIRO

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In Tirolo tra folklore e fantasia

Pubblicato da oleg su 10 Dicembre 2010, 13:07pm

Tags: #Austria

Non si può certo dire che un paese come l’Austria sia carente di itinerari, scelte, opzioni e cose da fare; idee per tutti i tipi, per soddisfare tutti i gusti, dal culturale al paesaggistico, percorsi in bici e mountain bike, musei, stazioni termali, centri benessere, laghi e chi più ne ha più ne metta. Ed è così che i nove Bundesländer (Stati federati) offrono un’ampia gamma di offerta turistica da provocare invidia.

Ciò di cui parlerò in questo articolo sono degli itinerari all’insegna del folklore che anima le diverse festività e ricorrenze dell’anno, ma anche di una fantasia squisitamente austriaca tra luoghi da fiaba collocati tra foreste, boschi, nani, elfi, fate e gnomi che caratterizzano o a cui si sono ispirate storie e leggende dell’Austria.

 

Le feste popolari tirolesi del Carnevale:

Si parte proprio dalla zona tirolese dove si può assistere alle feste carnascialesche colorate e variopinte di Telfs, Nassereith, Axams e Imst.

A Telfs, nei pressi di Innsbruck, ogni cinque anni si celebra uno dei Carnevali più belli del Tirolo: lo Schleichenlaufen. Rappresenta una tradizione molto antica che risale addirittura al 1612 con un rituale molto preciso. Il fulcro della manifestazione è la presenza di personaggi straordinari: gli Schleicher, maschere generalmente di ferro con cappelli a guisa di corone di fiori a cui si unisce uno stuolo di soggetti come uomini selvatici ricoperti di licheni, il Laternenträger ovvero il portatore di lanterna, orsi, personificazioni delle quattro stagioni e dei dodici mesi che corrono e imperversano per le vie del borgo. Questa mascherata, tra canti e danze, viene scandita in tre tempi: all’Epifania con l’uscita delle maschere, il secondo a cavallo tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio a cui si unisce, oltre alle sopraccitate, un corteo e infine l’ultimo che conclude l’iter della festa con la sepoltura di Naz, la personificazione dello spirito carnevalesco. A questa drammatizzazione partecipano solo uomini. Tutto ciò vuole essere metafora di una prosperità futura per chiunque ne prenda parte o vi assista.

 

Altri rituali simili che evocano spiriti, creature o quanto si possa attingere dal fantastico si inscenano a febbraio a Nassereith (nella zona del Fernpass) dove si può presenziare al noto Schellerlaufen, una curiosa e vivace sfilata di carnevale prodotta con maschere facciali enormi costruite, da generazioni, dalla nota famiglia di artisti del luogo, i Kranewitter. Essa è conosciuta tra l’altro come la Schöne-Zug, la sfilata dei belli in onore ai sontuosi costumi che fanno da cornice, insieme a molti balli, a questa sfarzosa festa.

 

Restando sempre in Tirolo passiamo ad Axams dove ogni anno il giovedì grasso si effettua la “Corsa dei Wampeler” cioè uomini di giovane età che indossano spaventose maschere, cappelli neri e camice bianche imbottite. Questi scorrazzano per il paese (Wampeler nel dialetto locale significa “colui con la grossa pancia”) e sono osteggiati da cavalieri che in sella cercano di attaccare i Wampeler per sporcare loro la camicia. Maggiore sarà il numero di Wampeler che riuscirà a terminare la manifestazione con la camicia non imbrattata, migliore dovrebbe essere il raccolto di quell’annata. Tra le altre non è certamente da perdere la Schemenlaufen, la corsa dei fantasmi dove i partecipanti coperti da campanelle, caratteristiche maschere in legno e antichi costumi impersonano soggetti tratti da saghe e leggende locali. Non molto distante è possibile approdare a Embach dove alla fine di novembre viene organizzata la processione dei Krampusse (i castigamatti) anch’essa folcloristica e suggestiva.

Questa carrellata di feste invernali lungo l’arco alpino costituiscono complessi rituali allestiti e celebrati con grande professionalità e serietà. Racchiudono tutte quante una sorta di originale momento per dimostrare debito e gratitudine nei confronti delle forze positive della natura nonché esorcizzare ciò che fa paura e si teme.

 

Tre musei dedicati al Carnevale:

Per tutti coloro che non avessero tempo di assistere alle manifestazioni e desiderassero conoscerne di più sarà possibile visitare tutto l’anno tre musei tematici dedicati al Carnevale: il “Haus der Fasnacht”(casa del carnevale) ad Imst, il “Noaflhaus” a Telfs e il “Fasnachtsmuseum” (museo del carnevale) a Nassereith.

 

Il Natale e l'Avvento a Innsbruck:

Se il carnevale in qualche modo sfodera, con le sue usanze e i suoi riti, figure buffe e terrifiche che si esibiscono in canti e balli con la sua emblematica volontà di scacciare demoni e spiriti per risvegliare la terra che giace addormentata durante l’inverno, il Natale e l’Avvento con la loro letizia inquadrano l’etica della “misura”. Ad Innsbruck tutto ciò è annunciato dal Bambin Gesù che entra in città alla luce delle lanterne con un corteo di pastori in loden (cappotto in lana pesante e impermeabile), ragazze, suonatori di tromba. San Nicola, Nikolaus, il babbo natale che visita i bimbi il 6 dicembre, nella tradizione forma una bizzarra coppia con alcuni demoni. Da qui nascono numerose celebrazioni in villaggi austriaci dove il santo sfila scortato dal diavolo, il Krampus; generalmente si tratta di uomini-caproni mascherati e scatenati che si aggirano per le strade alla ricerca di bambini cattivi.( Fonte: http://www.viaggio-in-austria.it)

Autore: Daniele Brina

stvabello@hotmail.com

 

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