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CLUB ANDARE IN GIRO

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In Val d'Aosta tra castelli e vigneti autoctoni

Pubblicato da oleg su 29 Maggio 2013, 07:26am

Tags: #Valle d'Aosta

Un itinerario d'altri tempi tra le bellezze della regione alpina alla scoperta di una cucina sorprendentemente varia.

Livia Fabietti ( Nexta)

http://www.lastampa.it/rf/image_lowres/Pub/p3/2013/05/14/Societa/Foto/NX-VGG-ART-350468-vls_350382_aosta.jpg
Esistono dei binomi vincenti, accoppiate che riescono a dare quella marcia in più ad ogni vacanza rendendola veramente completa. La montagna ha sempre il suo perché, scenari a perdita d’occhio, aria pura, scorci mozzafiato, borghi e sapori antichi che invitano a mettersi in marcia alla volta di deliziosi itinerari del gusto pronti a scoprire i segreti del territorio. Perdersi tra i profumi e i gusti dell’alta quota è uno dei tanti modi di approcciarsi a questo mondo incontaminato, pronti a tornare a casa non solo con un archivio ricco di immagini da cartolina ma anche con un bagaglio culturale pieno di informazioni sui prodotti locali, sulle ricette tradizionali apprese tra aziende agricole, agriturismi e fattorie didattiche. Per un break dal sapore medioevale, tra castelli, reperti antichi e vigneti, un’area ricca d’attrazione è quella della Valle Centrale, una zona da percorrere il lungo e in largo seguendo il corso della Dora Baltea, da Courmayeur a Pont-Saint-Martin, inseguendo i segreti e le curiosità, i profumi e i sapori della cucina medievale della regione alpina.

Prima tappa di questo tour che solletica i sensi, Villair de Quart, un comune sito tra Torino ed Aosta il cui nome, di origine romana, è legato ad una pietra miliare che indica la distanza di 4 miglia dal capoluogo regionale. Adagiato lungo la via consolare delle Gallie, Quart gode di una posizione  felicemente soleggiata sul versante dell’Adret, a 535 metri di altitudine, motivo per cui vanta una spiccata vocazione agricola, tra piccoli villaggi, alpeggi dove fermarsi a deliziare il palato.

Tappa consigliata la distilleria Valdôtaine (Zona industriale, 12
11020 Saint Marcel (AO),
Tel.0165.768919), un luogo ricco di sapori dove, dal 1947 a oggi, si producono grappe, liquori ed amari ma anche confetture, marrons glacés e prosciutti crudi; non solo assaggiare ma anche acquistare: qui si può fare il pieno di tutto un po’, vini DOC valdostani ma anche oggetti artigianali. Proposta ghiotta anche quella firmata La Chèvre Heureuse (Località Champremier 19 11020 Saint Marcel (AO), Tel: 347.8201258, www.lachevreheureuse.it), un’azienda agricola dotata di un piccolo caseificio in grado di produrre formaggi come Champchevrette, Tometta, Crottins etc.

Chi capita da queste parti in estate, a metà agosto, ai piedi del celebre castello eretto nel 1185 da Jacques de la Porte de Saint-Ours, ha luogo il Quart Formage Festival, un gustoso appuntamento gastronomico che, stand dopo stand, conduce alla scoperta dei formaggi valdostani come Fontina, al Fromadzo DOP Vallée d'Aoste oltre a innumerevoli Tome di latte vaccino e caprino abbinati a vini locali.

A pancia piena il cammino è più sereno: rimettendosi in marcia ci si muove in direzione del vallone di Saint-Marcel, un piccolo centro di montagna dove, rapiti dalla bellezza del posto, vale la pena dedicare qualche scatto tra il cinquecentesco castello appartenuto al ramo Aymavilles della famiglia Challan e l’antico Santuario di Plout, intitolato a “Notre Dame du Tout Pouvoir”, meta di frequenti pellegrinaggi da parte dei fedeli desiderosi di affidarsi alla protezione della Signora "des Ermites". Proprio qui, in questo scenario suggestivo, si delizia di un grande vanto, un prosciutto crudo alle erbe di montagna caratterizzato da un gusto inconfondibile, la cui unicità è legata a fattori come il microclima di questa zona d’alta quota, la tipologia di lavorazione e la qualità delle cosce accuratamente selezionate. 

Inserito in una preziosa cornice, il borgo di Nus con il suoi grazioso centro abitato ricco di storia e il castello di Pilato là dove, stando alla tradizione, avrebbe soggiornato Ponzio Pilato. Da assaggiare i golosi Baci di Nus, piccoli dolci il cui sapore sublime lo si deve alla presenza delle noci. Piante di noci le si possono ammirare facendo visita all’ Azienda Agricola Genuinus (Fraz. Petit-Fénis 24, 11020 Nus Valle d'Aosta, Tel. 347 9792697, www.genuinus.it), sita nel piccolo villaggio di Petit-Fénis, un microcosmo ecosostenibile, una fattoria didattica a conduzione familiare dove vengono coltivati frutti, erbe aromatiche e organizzati interessanti corsi.

Da Nus, in pochi minuti di auto, si raggiunge il comune di Fénis, sede del più noto e scenografico castello medievale della Valle d’Aosta, torri e balconate caratterizzano questo maniero medievale del XIII secolo sede prestigiosa della Famiglia Challant. Lungo il percorso tanti gli spunti per gustare i frutti di questo territorio in cui si producono vini di qualità da molti secoli: dai vini rossi come il Chambave, il Torrette e il Mayloet ai bianchi come il Nus Malvoisie e lo Chambave Muscat fino ai pregiati passiti come il Nus Malvoisie Passito e lo Chambave Moscato Passito.

Sapori puri e prodotti di qualità attendono presso La Crotta di Vegneron Cooperativa Agricola (Piazza Roncas, 2 11023 Chambave (AO), Tel +39 0166 46670, www.lacrotta.it) dove, dal 1980, si coltivano con orgoglio vitigni da cui si producono ottimi vini e grappe. Per chi oltre a bere vuole mettere qualcosa sotto ai denti, vale la pena sposarsi all’ Azienda Agricola Perraillon Yves (Frazione Septumian 59, 11023 Chambave (AO), Tel. +39 0166 46330), là dove è possibile prenotare una visita gratuita dei locali di stabulazione, della casera e del magazzino tradizionale  grande produttrice di Fontina, burro, caprini e toma, tutti acquistabili nel punto vendita. Ogni anno, a Fénis a fine settembre ha luogo la Festa dell‘uva, la “Féta” con l‘esposizione dell‘uva vendemmiata e la divertente Coursa di Bosse, spettacolare gara delle botti tra le “Città del Vino valdostane“Aosta, Aymavilles, Chambave, Donnas, Morgex e Villeneuve.
Fonte: www.lastampa.it
Informazioni utili:
www.lovevda.it

(Nexta)

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