Londra olimpica

Lance Forman sfoggia persino i polsini della camicia, però in argento, a forma di salmone. Del resto la sua Fish Island fornisce la qualità più prelibata di questo pesce agguantato nei fiumi della Scozia, anche nella qualità speziata al wasabi, persino alla Regina Elisabetta. E spera proprio che Sua Maestà presenzi a uno dei party che Mr Forman organizzerà nella terrazza ristorante della sua Worehouse che si affaccia proprio sull'Olympic Park, lo stadio teatro delle Olimpiadi di Londra in programma dal 27 luglio al 12 agosto nei quartieri di Stratford e Hackney Wick sulle rive del River Lea. Accanto alla sua affumicatura (www.formanandfield.com), fatta trasferire a forza dal luogo originario, ovvero proprio al centro del terreno verde che ospiterà le gare di atletica, Forman ha fatto costruire un beach bar con tanto di spiaggia, mentre nell'attico del locale, sarà allestita una mostra fotografica dedicata a Muhammad Alì, e si terrannooo ogni sera concerti di jazz con Ronnie Scott's in qualità di guest star. Tutto il quartiere intorno al quale si svolgeranno i principali avvenimenti sportivi – spettacolari  appaiono il Velodromo in legno progettato da Michael Hopkins, l'Aquatic Centre firmato da Zaha Hadid e la scultura di nastri intrecciati denominata ArcelorMittal Orbit di Anish Kapoor e Cecil Balmond – è il più trendy dell'East End e durante i Giochi a cinque centri, oltre dalla London Overground sarà raggiungibile anche in vaporetto. Qui vivono artisti, giovani designer che abitano loft ricavati all'interno di fabbriche e magazzini dismessi, accanto ai capannoni in mattoni rossi di car wash e sfasciacarrozze. I luoghi di ritrovo sono il Counter Cafè, dove una comune di artisti ha trasformato un cementificio in un centro d'arte con tanto di caffetteria ove i clienti arrivano direttamente in barca (www.stourspace.co.uk), l'Alpha Work, un galleria ristorante dalla facciata colorata dai writers londinesi. Stratford è un quartiere rigorosamenteee “bio”, dove tutti ma proprio tutti sfrecciano in sella alle loro due ruote vintage lungo le ciclabili, nuovcondominini in legno e acciaio si affacciano sopra il River Lea, e gli artisti stuzzicano l'immaginazione con le loro opere di strada: sculture agli incroci, barattoli contenenti strane creature in formaldeide sopra gli stipiti delle porte. Basta risalire sulla Central Line per ritrovarsi a Shoreditch, l'ex faccia sporca dell'East End sempre più lussuoso e modaiolo. Un indirizzo di culto è Story, una boutique pizzeria dagli interni in legno bianco, tavolacci grezzi, alle pareti collage di fogli patinati dentro cornici recuperate nei mercatini delle pulcini, sacchi di farina impilati sotto la vetrinai entra anche con la bicicletta per gustare tra barattoloni di carciofi e pagine di erbari appesi un po' ovunque  una focaccia simile al pane carasau (www.storydeli.com) Accanto c'è Pizza East, altro locale dall'adall'atmosferasata e gli interni vintage. I box ricavati nell'ala esterna della Tube di Shoreditch sono ora atelier di grido, l'adiacente Commercial Street è piena di negozietti veg e bio, hairdresser armati di forbice e bomboletta creano acconciature “olimpiche” a cinque colori. In attesa che il Tower Bridge indossi, alle prime luci della sera, una spettacolare luminescente veste verde, si deve assolutamente andare alla Personale di Damien Hirst alla Tate Modern (sino al 9 settembre, www.tate.org.uk): salsicce incorniciate dentro teche di vetro, vitellini imbalsamati e segati in due parti perfettamente combacianti, mozziconi accesi dentro un enorme posacenere bianco, la collezione materna di boccette farmaceutiche e quella personale dell'artista di pillole, destano meraviglia. E che sorpresa i collage di ali di farfalla appiccati su tele impregnate di colore che nella sala successiva prendono  vita svolazzando intorno al pubblico. Oltre al geniale Hirst, c'è in cartellone anche Edvard Munch e “The Tanks Art in Action” incentrata su Oil Tanks trasformati da Herzog & de Meuron. Per la cena, un classico di grande... classe è The Grill, il ristorante del Dorchester Hotel (www.thedorchester.com)in Park Lane in stile scottish per provare la carne delle Highlands seduti accanto a sceicchi, cantanti, attori, mentre i guerrieri dei clan scozzesi ti guardano dagli affreschi delle pareti. (Per informazioni su Londra www.visitbritain.com e www.visitlondon.com/it).
Fonte: www.lastampa.it
Autore: Luca Bergamin