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CLUB ANDARE IN GIRO

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" Somerset, arte, acque e relax " di Chiara De Carli

Pubblicato da oleg su 15 Dicembre 2012, 11:26am

Tags: #I Nostri Speciali

http://ts4.mm.bing.net/th?id=I.4643066630898999&pid=15.1A Bath una domenica soleggiata svuota tutte le case dai loro abitanti. In queste occasioni sembra che il mondo intero sia intento a passeggiare e a dire ai conoscenti quanto sia incantevole la giornata.
Così scriveva Jane Austen alla fine del 1700 e così è ancora oggi il weekend nel Somerset. Graziosa cittadina termale nel sud ovest dell’Inghilterra, a Bath il nastro del tempo si riavvolge e balzano in mente le pittoresche descrizioni contenute nelle pagine dei romanzi «evergreen» della principessa delle lettere inglesi. I negozi di catene internazionali e le vetrine colme di souvenir non diminuiscono l’allure del centro storico.
Dalla «Pump Room», sala da tè tra le terme e l’abbazia, capita di vedere uscire donne in pizzi e crinoline e curiosi cappellini allacciati con nastri colorati. A Bath tutto è relax. Le terme romane, dove ci si può sedere su panchine utilizzate duemila anni fa e i quartieri realizzati per alloggiare la servitù dei nobili della città. E ancora il passeggio davanti al «Royal Crescent», una delle più straordinarie costruzioni dell’intero Regno Unito.
Oltre alla città, anche la campagna circostante riserva piacevoli emozioni. Non sono solo fattorie dove il Cheddar Cheese viene prodotto «come una volta», ma veri gioielli che vale la pena visitare. Ad una trentina di chilometri a sud di Bath, la vitalità e la simpatia della cittadina di Wells conquistano i turisti che incappano in questo borgo sulle colline di Mendip. In pieno centro storico, lungo la via del mercato, non è difficile incontrare Len.
Di mestiere «strillone ufficiale della città», ad orari stabiliti suona il suo campanaccio e declama le notizie del giorno. Naturalmente in rima.
Terminato il suo lavoro, è anche disponibile a raccontare ai turisti le antiche storie della città o ad accompagnarli in una passeggiata e mostrare loro gli angoli di cui va più orgoglioso. Tra questi, naturalmente, la Cattedrale di Sant'Andrea, visibile da ogni punto della città e massima espressione dello stile gotico inglese. Imponente e lavorata all’esterno, con una facciata che ospita trecento statue, all’interno la cattedrale è estremamente essenziale. Enormi e curiosi archi a forbice sostengono la struttura da dentro per evitarne il collasso.
Poco più in là, il Palazzo del Vescovo ed il Chiostro dei Vicari, realizzato nella seconda metà del 1300 per ospitare i coristi che venivano da ogni parte dell’Inghilterra, completano la passeggiata nella sorridente città dei pozzi. Una decina di chilometri più a sud, lungo una strada che sale e scende per i dolci pendii inglesi, e si arriva a Glastonbury.
 Qui leggenda e magia sono di casa. Pochi minuti sono sufficienti per rimanere affascinati. Botteghe di libri antichi dividono gli spazi con scuole di occultismo. Artisti di strada e hippies animano le vie ad ogni ora. E, su tutto, scorre lo sguardo della «Tor»: simbolo inconfondibile di uno dei luoghi più misteriosi d’Inghilterra.
A Glastonbury, nei racconti delle guide, si fondono la leggenda di re Artù e quella del Santo Graal con la più antica eredità cristiana d’oltremanica. Verità storica o racconti per i turisti? Chissà. Certo è che, dopo una giornata qui, il pensiero che la magica spada Excalibur giaccia sul fondo di uno degli specchi d’acqua dei dintorni non sembra essere neppure tanto bizzarro.
Fonte: www.gazzettadiparma.it

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