Il secondo capitolo delle esposizioni a Verona e a Vicenza, è dedicato alla storia del paesaggio in Europa e in America dal Seicento al Novecento. Così, nell’analisi dei maggiori generi pittorici, alla prima esposizione riservata alla storia dello sguardo e dunque alla vicenda del ritratto ma anche alla descrizione del corpo, seguirà questa che intende raccontare lo studio della natura a partire dal XVII secolo, per giungere alle ninfee dipinte da Claude Monet nella prima parte del Novecento.
Facendo ricorso a oltre novanta dipinti provenienti come sempre da alcuni tra i maggiori musei del mondo, e da alcune preziose collezioni private, la mostra sarà divisa in cinque sezioni, che descriveranno i momenti fondamentali legati alla narrazione della natura come fatto autonomo e indipendente rispetto all’inserimento delle figure. Insomma, quella sorta di emancipazione dell’immagine quando il paesaggio non è più visto come semplice fondale scenografico, ma campeggia quale divinità assoluta e dominante.
Per questo motivo la mostra prenderà in esame i punti di snodo di una vicenda che diventerà sempre più centrale nella storia dell’arte, fino a giungere all’Ottocento, che a buon diritto è stato denominato “il secolo della natura”. Quindi, senza allargarsi a innumerevoli e frazionate esperienze, starà piuttosto stretta ai cardini fondamentali. E in questo senso il titolo dell’esposizione sancisce l’idea dell’enorme cambiamento attuato da Claude Monet a partire dalla seconda metà degli anni sessanta del XIX secolo, lui impegnato in quel momento a dipingere nella foresta di Fontainebleau. Monet che trapassa dal senso pur nobile della realtà, che a Corot prima di lui giungeva da una tradizione secolare – evidenziata in questa mostra –, e si spinge con le ninfee finali, ma già con le “serie” dell’ultimo decennio dell’Ottocento, verso il campo aperto di un paesaggio che non dimenticando appunto la realtà si appoggia quasi totalmente ormai sull’esperienza interiore. Aprendo così ad alcune delle manifestazioni più belle e nuove della natura dipinta nel corso del Novecento. Monet dunque quale paradigma del nuovo paesaggio, il punto di attraversamento tra un prima e un poi. Per questo motivo, la sua presenza coprirà oltre un quarto dell’intera esposizione, con venti dipinti. Una vera e propria mostra nella mostra.
Come detto le sezioni saranno cinque, e così si succederanno:
1. IL SEICENTO. IL VERO E IL FALSO DELLA NATURA
2. IL SETTECENTO. L’ETA’ DELLA VEDUTA
3. ROMANTICISMI E REALISMI
4. L’IMPRESSIONISMO E IL PAESAGGIO
5. MONET E LA NATURA NUOVA
Per cui la mostra trascorrerà dalle esperienze fondamentali di Lorrain e Poussin nel XVII secolo per documentare il passaggio dal falso al vero della natura, per andare poi nell’Olanda sempre seicentesca di Van Ruisdael, Van Goyen e Hobbema tra gli altri. Per incontrare quindi subito alcuni artisti che sono stati pietre miliari per la nuova immagine della natura. Come diranno bene talune vicende successive, nel Settecento e ancora nell’Ottocento. Per il Settecento si è scelto un suggestivo, e importante, affondo veneziano tra Canaletto, Bellotto e Guardi a sintetizzare la meravigliosa età della veduta.
Per entrare poi nel XIX secolo, con le figure imprescindibili di Turner, Constable e Friedrich, coloro che ridisegnano l’idea della natura entro il nuovo spirito romantico. I vari realismi porteranno quindi la mostra tra la Francia di Barbizon, la Scandinavia, l’Est Europa e l’America della Hudson River School. Fino a che giunge Monet a rovesciare, utilizzando dapprima gli elementi proprio del realismo, il concetto di paesaggio dipinto. E lasciandosi così affiancare dai compagni impressionisti e post impressionisti, da Renoir a Sisley, da Pissarro a Caillebotte, da Degas a Manet. Per giungere alle esperienze fondamentali di Van Gogh, Gauguin e Cézanne.
http://www.lineadombra.it/verso-monet/la-mostra
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Chiuso il sabato, la domenica e i festivi.
Stazione principale: Verona Porta Nuova, www.veronaportanuova.it
Verona si trova al centro di uno snodo ferroviario importante, ed è quindi comodamente raggiungibile in treno da tutta Italia.
Con Trenitalia: www.trenitalia.com
Con DBÖBB: www.bahn.com/it
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le linee che portano direttamente in Piazza Bra sono: linea 11 (direzione San Michele) linea 12 (direzione San Michele) linea 13 (direzione Montorio)
Autostrada A4 Milano/Ve nezia, uscita consigliata Verona Sud.
Autostrada A22 Brennero/Modena, uscita consigliata Verona Nord.
Parcheggio Cittadella (piazza Citta della, tel. 045 596500 - vr.cittadella@ apcoa.it)
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Nel sito www.turismoverona.eu trovate in tempo reale la disponibilità di tutti i parcheggi e la mappa.
L’Aeroporto Valerio Catullo di Verona Villafranca (www.aeroportoverona.it) è situato a circa 10 chilometri dal centro cittadino, e offre collegamenti diretti dalle prin cipali aerostazioni italiane ed europee. Un servizio di navetta lo collegga alla stazione ferroviaria.
A Verona è in vigore il ticket d’ingresso per i bus turistici nel la zona a traffico limitato (ZTL Bus).
Prima di entrare in città è pertanto necessario acquistare il titolo, che dà diritto solo all’ingresso e al carico e scarico dei passeggeri. Il costo è di € 40 e si può acquistare sul sito (www.amt.it, negli autogrill convenzionati in prossimità delle uscite autostradali di Verona e negli Uffici Turistici (IAT) della Provincia di Verona.
Ticket bus ridotto del 50% per gli autobus con capienza massima fino a 25 passeggeri escluso il conducente. Per avere diritto alla riduzione l’acquisto deve essere effettuato on line. Per le esenzioni dal ticket consultare la pagina del Comune di Verona.
Divieto di sosta per i bus nel centro abitato di Verona, ZTL Bus, a ecce zione dell’area di via Pallone (15 €/ ora dalle ore 8 alle 21, € 30 totali dal le 22 alle 8).
Riduzione del 50% per i pullman che effettuano servizio per le gite scolastiche.
Sono esentati dal pagamento gli autobus che effettuano il servizio per gli istituti scolastici di Ve rona e provincia.
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A “Porta Palio”, in via Dalla Bona, c’è un’area attrezzata con 37 piazzole di sosta.
È a due passi dall’omonima porta, 20 minuti a piedi da piazza Bra e dal Palazzo della Gran Guardia.
Per informazioni:
AMT
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Ridotto € 10,00: studenti universitari fino a 26 anni con tessera di riconoscimento, oltre i 65 anni
Ridotto € 7,00: minorenni (6-17 anni)
Ridotto € 9,00: studenti universitari fino a 26 anni con tessera di riconoscimento, oltre i 65 anni
Ridotto € 6,00: minorenni (6-17 anni)
Intero € 10,00
Ridotto € 7,00: minorenni (6-17 anni)
Ridotto € 6,00
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(in lingua straniera: € 125)
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